You can’t teach an old dog new tricks

Al contrario del detto popolare, a Paco piaceva lavorare con me e imparare! Gli insegnavo sempre dei piccoli tricks come bilanciare premietti sul naso, tenere premietti sulle zampe, indicarmi dove fosse la sua ciotola con la pappa, tenere degli oggetti in bocca, prendere premietti dalla mia bocca e gli avevo insegnato a scrollarsi a richiesta. Da anni guardavo su Youtube i video dei tricks e sinceramente non vedevo l’ora di potermici cimentare!

L’ultimo trick che gli insegnai fu aprire i cassetti della cucina, e aveva già 13 anni. Quindi i cani adulti e anche vecchi possono sempre imparare!

Lago Piccolo

Un’altra meta che scoprii in Valsusa erano i Laghi di Avigliana. In particolare il Lago Piccolo, dove era facile arrivare subito alla riva, c’erano dei sentieri con un minimo di attenzione praticabili anche con Paco sciolto.

Andai la prima volta ad Avigliana con due educatrici cinofile, le quali organizzarono un passeggiata a sei zampe sul sentiero circolare del Lago, intervallata da photo shooting e piccole attività con i cani. A Paco ovviamente piacque moltissimo, visto che poteva sguazzare e nuotare. E intorno al Lago c’erano sentieri, boschi, ruscelli, prati.

Era anche comodo a Torino, così andai molte altre volte. Una volta venne anche Cristina con Laretta, potete immaginare la felicità di Pacone!

Con Paco visitammo di volta in volta i paraggi, capitò una volta che con noi venne anche mio padre.

Andammo un’ultima volta al Lago Piccolo nel 2018, anche perché Paco iniziava a faticare a camminare. Girammo questo video, anzi lo girò Paco direttamente con una videocamera sulla pettorina.

Novalesa

Frequentando la Valsusa, venni a sapere delle Cascate di Novalesa. E visto che a Paco piaceva l’acqua, decisi di andarci. Più esattamente alla cascata nei pressi dell’Abbazia Benedettina dei SS. Pietro e Andrea a Novalesa, detta Abbazia della Novalesa. Li c’è una bellissima cascata e il ruscello, un paesaggio mozzafiato, l’acqua è pulita, il luogo tutto sommato poco frequentato e quindi risultava adatto a portare cani.  Era il 2016 quindi ero già tranquillo di poter lasciare Pacone libero, non si sarebbe allontanato.

A Paco piaceva tanto sguazzare nel piccolo laghetto che si forma al fondo della cascata. Gli portavo sempre una sua pallina, da lanciare in acqua. A volte capitava anche di incontrare altri cani. A Novalesa ho scattato fra le foto più belle che ho di Pacone.

Come quella volta che incontrammo una signora con due bellissime Weimaraner, che mi raccontò essere madre e figlia, si chiamavano Brenda e Alyssa. Dopo aver fatto sguazzare e correre i cani assieme, la signora ci salutò. Quel giorno, di ritorno dalle cascate verso il parcheggio, capitò che Paco decise di mettersi a correre improvvisamente su per il bosco, in mezzo ad alberi e falesie, scomparendo velocemente dalla vista. Iniziai a gridare Pacooo Pacooo Pacooooooo… arrivò di corsa quella signora con le sue segugie, mi spiegò che erano addestrate a cercare altri cani scomparsi, le mandò a cercare Paco. Salirono su per il bosco anche loro e nel giro di pochi minuti scesero accompagnate da Paco!

 

 

 

In seguito, cercai di rintracciare quella gentile signora, tenevo a ringraziarla perché nella concitazione e agitazione non lo feci, e lei così come apparve altrettanto velocemente si dileguò. Scoprii che si chiamava Manuela, ma venni a sapere purtroppo che una brutta malattia se la era portata via 🙁

Oltre le cascate, c’è anche un’area attrezzata in paese, molto bella, con fontane e tavolini, dove andavamo dopo il bagno alle cascate per far asciugare e riposare Paco e per mangiare. Spesso le persone chiedevano di Paco, gli facevano i complimenti. Capitava anche li di incontrare altri cani, come quella volta che incontrammo un border collie con un comportamento decisamente… da border collie 😀

 

 

 

 

Kukur Tihar

A Pacone piaceva fare delle cose assieme, indipendentemente da cosa. Gli piaceva essere coinvolto. Anche nelle cose più banali o stupide, come stare fermo per farsi fotografare o farsi vestire per farsi fotografare. Poi bastava un “bravo Pacone”, un premietto e lui era felice.

Ho sempre letto articoli sui cani, storie di cani da tutto il mondo. Scoprii che in Nepal, ogni anno all’interno di un festival induista (il Tihar), si festeggia il Kukur Tihar: la giornata in cui si celebra l’amicizia con i cani. Che siano randagi o di proprietà, vengono agghindati con ghirlande di fiori e colorati con un segno sulla fronte. Poi vengono date loro leccornie.

Leggete qui se volete saperne di più sul Kukur Tihar.

Quando lessi del Kukur Tihar e viddi le foto mi brillavano gli occhi, già pensavo Pacoooooo… 😀 E così, al Kukur Tihar del 2015 volli provare. Mi procurai delle ghirlande di fiori di plastica (di fiori veri sarebbero durate poco, poi non avrei saputo dove trovare quei bei fiori arancioni che hanno in Nepal) e dei colori alimentari per torte. Gli misi la ghirlanda, lo colorai, lui fu veramente paziente e sembrava non gli dispiacesse, anzi!

Decisi quindi che avremmo festeggiato il Kukur Tihar, tutti gli anni! Mi sarebbe piaciuto diffondere l’idea, la trovavo una cosa proprio carina. Nel 2016 decisi di coinvolgere Alice, pensavo fosse restia all’idea, invece mi parse entusiasta. Così decisi di festeggiare da lei a Givoletto, portandomi ghirlande in quantità e colori. Forse la situazione ci sfuggì anche un po di mano, ma ci divertimmo parecchio.

 

Il Kukur Tihar del 2017 fu l’ultimo che festeggiai con Pacone. Decisi di festeggiarlo al Valentino e coinvolsi anche Cristina con Laretta! Tutti ci fermavano incuriositi! Persino gli altri cani erano incuriositi. Andammo anche al bar dei cani con Paco e Lara agghindati e colorati! Che bel ricordo!

 

 

 

 

Valentino

Il Parco del Valentino è fra i più bei parchi urbani di Torino. Abitavamo a 10 minuti dal Valentino, quindi era meta quotidiana. E poi a Paco piaceva il Valentino, perché incontrava i suoi amici a quattro zampe, soprattutto Lara, e poi al Valentino c’erano gli scoiattoli!

Quante ne combinavamo al Valentino. Andavamo a fare foto buffe al Giardino Roccioso, e siccome amava l’acqua lo facevo spesso entrare nei ruscelletti e laghetti ornamentali. Ma soprattutto fu uno dei primi posti dove iniziai gradualmente a lasciare Pacone sciolto.

Uno dei luoghi dove mi piaceva andare a scattare foto a Paco o con Paco era il Borgo Medioevale. Oltre alla bellezza dei luoghi, a Paco spesso facevano i complimenti in quanto si metteva in posa per le foto. Per me era ormai diventata una cosa normalissima, per gli altri era qualcosa di strabiliante.

C’era fra il giardino roccioso e la fontana delle quattro stagioni un pratone, dove era uso lasciare sciolti i cani in modo che potessero socializzare. Spesso andavamo al pratone dei cani, lasciavo libero Paco in modo che potesse scorrazzare fra suoi amici…

Che io ricordi, per tutti gli anni che vissuto con Paco, a Torino nevicò soltanto nel marzo del 2016 e nel gennaio del 2017. A Paco piaceva tantissimo la neve… in tutti i sensi, visto che la mangiava! Gli mettevo il suo impermeabile rosso da pompiere, la pettorina e via al Valentino!

Andammo al Valentino per le ultime volte a maggio del 2018. Pacone ormai quasi non camminava più, dovevo mettergli le scarpette. E non vedeva più bene. Gli piaceva però stare all’aperto e godersi gli odori, l’erba, godersi il momento “qui e ora”.

 

Buon ComplePaco!

Del passato di Paco sapevo poco. Si sapeva fosse entrato in canile nel 2004, forse nato fra il 2003 e il 2004. Catturato a Gabiano, un paesino in provincia di Alessandria. Poi sbatacchiato fra il canile di Casale Monferrato e una brutta pensione che fortunatamente non esiste più.

 

Nessuno seppe dirmi quando nacque Paco. Ma gli anni passavano e tenevo a festeggiare il suo compleanno, così decidetti per il ComplePaco, il suo giorno dell’adozione, il 7 agosto 2010. E così ogni 7 agosto festeggiavo il suo compleanno, con tanto di torta, candeline, striscioni, ecc. Paco era sempre contentissimo, sapeva che il festeggiato era lui!

Pacone andava matto per le torte di compleanno, tant’è che le prendeva in bocca e le mangiava in un sol boccone!

Quello del 2018 fu purtroppo l’ultimo ComplePaco che festeggiammo…

 

 

 

 

 

I disegni di Paco

Molti amici conosciuti sul Wild Fangs Forum mi hanno spesso incoraggiato riguardo Paco quando aveva le fobie e supportato con un pensiero quando si ammalò. Molti di loro erano, sono, bravissimi artisti e questi sono i disegni che hanno fatto di Paco.

Grazie Paola “Wolf Spirit”:

Grazie Gaia “Makangeni”:

Grazie Corinna “Aniu”:

Grazie Francesca “Kooma”:

Modello Giudi…ehm…Pacone!

Modello Giuditta! Ma quanto mi divertivo a vestire o addobbare Paco!? E lui si prestava per le foto buffe, tant’è che ogni volta che vedevo un cerchietto, un addobbo natalizio, qualcosa di buffo con cui avrei potuto “addobbare” Paco, lo compravo. Non mancavo di fargli indossare anche i miei vestiti e accessori! E quando c’era Laretta, la rendevo partecipe addobbando anche lei!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aniu, mamma di Balto!

Aniu, come la lupa bianca mamma di Balto! Eh si, proprio Balto il cane da slitta della corsa del siero, o meglio quella della serie animata della Amblimation. Conobbi Corinna “Aniu” sul Wild Fangs Forum e penso sia una delle persone con più cose in comune che abbia mai conosciuto. Restammo grandi amici e grazie a Paco avemmo occasione di trovarci anche di persona, anche perché tenevamo a conoscere i reciproci cani. Infatti cani (e più in generale canidi) sono l’argomento principe delle nostre conversazioni. Penso sia la persona che conosco che più ho subissato allietato raccontandole continuamente di Paco.

 

 

Venne appositamente a trovarci a Torino con i suoi cani di allora, Botolo il JRT e Vesta la PMA. Furono tre giorni divertenti… forse un po meno per Botolo… il quale venne corteggiato per tutto il tempo da Paco! Per qualche motivo lo corteggiava come fosse una femmina, con nasate sulla schiena e bacini dietro le orecchie. Fu tutta da ridere!

 

 

 

Cani focati ovunque!

Fra le persone che ho conosciuto grazie a Paco e sono poi rimasto in amicizia, c’è Alice. Compagna del corso SIUA EC43, portava la sua prima Hovawart, Eevee, si chiamava proprio come l’omonimo Pokemon!

 

Una delle persone con meno cose in comune che abbia mai conosciuto, con idee diametralmente opposte alle mie! Entrambi ci chiediamo come possiamo essere amici, tuttavia trovando sempre qualche motivo. Ai tempi di Paco, Alice aveva due Hovawart, due cani guardiani, grandi quanto Paco e soprattutto focati. E io non potevo che andare matto per i cani focati, specie se andavano d’accordo con Paco!

 

Spesso Alice mi è stata di supporto durante la malattia di Paco, abbiamo fatto passeggiate in città e escursioni con Paco, Fred e Eevee. E andavo presso la sua pensione per cani del tempo a Givoletto per anche per festeggiare il baucompleanno di Paco.

Non sono mancate occasioni per altre feste, come quella del Kukur Tihar nel 2016! E chi mai sarebbe stato matto quanto me, a permettermi di colorare e agghindare anche i suoi cani!?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fu una giornata memorabile, tanto che poi la situazione con i colori (NDR: alimentari, per torte!) sfuggì di mano 😀